Gli Education Kit sono un’ottimo strumento di apprendimento,soprattutto per le materie scientifiche e tecnologiche, le cosiddette Stem.
Cosa c’è di più divertente per un bambino di un robot? Un oggetto che solitamente viene associato al gioco e allo svago ma che può diventare – come accade con i videogames – fonte di insegnamento.
È la robotica educativa, che si propone di innovare l’insegnamento attraverso l’utilizzo di questi simpatici dispositivi, che si stanno sempre più diffondendo nelle aule scolastiche.
A disposizione dei docenti, infatti, esistono diversi kit per insegnare il coding e la robotica nelle scuole in maniera divertente. Una metodologia di apprendimento che si basa sulla scoperta e sulla pratica, non solo su fredde e spesso noiose nozioni teoriche.
Education kit più utilizzati nelle scuole:
Bee Bot e Blue Bot
La caratteristica principale degli Education kit utilizzati nelle scuole per insegnare la robotica è la semplicità.
Tra quelli più diffusi e preferiti da bambini e insegnanti c’è Bee Bot, un piccolo robot da pavimento a forma di ape che può essere impiegato a scopo didattico già dalla scuola materna.
Realizzato in plastica resistente, il suo funzionamento è davvero semplice ed estremamente intuitivo. Sul dorso dell’ape giocattolo, infatti vi sono dei tasti freccia che servono a comandare il piccolo robot. Ogni pulsante consente di far muovere Bee Bot in varie direzioni e ogni volta che viene dato un comando, l’ape risponde con luci e suoni.
Di questo robot esiste anche una versione più evoluta, Blue Bot che si differenzia dalla versione precedente perché è programmabile via Bluetooth da smartphone e tablet e il guscio è trasparente. Questa caratteristica permette di mostrare ai bambini l’interno del dispositivo con tutti i meccanismi che ne permettono il funzionamento.
Grazie a Bee Bot e Blue Bot, i più piccoli imparano a contare e a sviluppare abilità logiche mentre giocano in compagnia dei loro amichetti, divertendosi.
Education kit della Lego:
Lego We Do
Nelle scuole elementari, sta prendendo sempre più piede il kit educativo che insegna non solo la robotica ma anche il coding sviluppato da Lego. Si chiama We Do e, in linea con la tradizione della nota fabbrica di giocattoli, è composto dai tradizionali mattoncini.
Esso, però, a differenza di altri prodotti simili, può essere programmato da computer utilizzando linguaggi semplici e adatti ai bambini come Scratch.
I ragazzi si divertono ad assemblare le varie componenti presenti nel kit e poi a impartire i comandi al robot che hanno costruito: un vero e proprio connubio tra il mondo virtuale della programmazione e il mondo fisico rappresentato dai modelli Lego.
Di questo kit educativo esiste anche una versione 2.0 programmabile anche via Bluetooth.
Mindstorm
Anche Mindstorm è un prodotto educativo della Lego, destinato però a bambini più grandi in quanto più complesso da utilizzare.
Il kit consente di costruire fino a 17 robot programmabili – da un cingolato a un robot umanoide – e contiene oltre 500 pezzi tra mattoncini, sensori, cavi di collegamento e tutto ciò che serve per assemblare il proprio modello.
Mindstorm, dunque, insegna a ideare, progettare, costruire e programmare, aiutando i ragazzi a sviluppare capacità di problem solving e di approfondimento, oltre che a stimolare la creatività.
Essendo un kit educativo destinato all’insegnamento di robotica e coding nelle scuole a un livello più evoluto, sono necessari linguaggi di programmazione più complessi come JAVA, C/C++, Basic oppure ci si può affidare al software proprietario scaricabile gratuitamente.
Dash and Dot
Somigliano molto ad alcuni personaggi dei cartoon e per questo, forse, sono molto amati dai bambini.
Si chiamano Dash and Dot e sono due robot programmabili pensati per la robotica educativa nella scuola primaria.
Utilizzabili singolarmente o in coppia, rispondono a diversi comandi vocali che permettono il movimento o altre azioni ludiche.
La particolarità di questi due modelli è che sono compatibili con Mindstorm: combinandoli con i mattoncini Lego, si possono ottenere nuove forme e funzionalità.
Per programmare Dash and Dot non è necessaria un’App ma basta utilizzare i tasti direzionali di cui sono dotati.