Al giorno d’oggi, la tecnologia fa parte della nostra quotidianità, come nel caso delle Smart Home. Ma comprendiamo a pieno il suo funzionamento?
Ogni piccolo gesto che compiamo, come ad esempio accendere una luce, per noi rientra nella normalità e quindi la diamo per scontata.
Tuttavia è importante comprendere ciò che si cela dientro le varie tecnologie. E lo è ancor di più farlo comprendere ai ragazzi, per crescere, così, adulti consapevoli.
STEM@it ha l’obiettivo di farli avvicinare a questo mondo attraverso metodi e strumenti di apprendimento semplici ed efficaci.
Le nostre attività sono basate, infatti, sui concetti di “learning by doing” e “learning by playing”, ciò significa mettere alla prova le nozioni apprese attraverso sfide e giochi.
Grazie all’osservazione e la messa in pratica dei processi, i bambini potranno comprendere il funzionamento che c’è alla base delle cose.
Quindi, con il supporto delle discipline scolastiche unite al gioco, i bambini hanno la possibilità di imparare divertendosi.
Come affrontiamo questi concetti?
Per spiegare al meglio la funzionalità degli oggetti tecnologici della nostra vita quotidiana, partiamo dall’ambiente che ci è più familiare: la nostra casa.
I primi concetti che bisogna affrontare sono, quindi, quelli di IOT e Smart Home.
Cosa sono IoT e Smart Home?
Internet of things (IoT), “internet delle cose”, è l’insieme di oggetti che, connessi ad internet, riusciamo a controllare e comandare da remoto, quindi con i nostri dispositivi elettronici.
Ma non si parla soltanto di dispositivi come PC, Smartphone, tablet, ma anche di oggetti che utilizziamo nella vita di tutti i giorni. L’Internet of Things nasce per portare nel mondo digitale gli oggetti della nostra esperienza quotidiana, per favorirne l’uso ed il confort dell’uomo.
Questi oggetti, se utilizzati all’interno delle quattro mura casalinghe, vanno a creare quella che oggi definiamo Smart Home.
L’espressione Smart Home, o “casa intelligente”, si riferisce alla possibilità di gestire, appunto, da remoto diverse funzionalità della nostra casa. Ad esempio, attivare o disattivare i dispositivi presenti conciliando esigenze di comfort, risparmio energetico e sicurezza di chi vi abita.
Prodotti e tecnologie per la Smart Home sono sempre più numerosi ed utilizzati, proprio per migliorare l’esperienza di vita nelle abitazioni.
Le nostre attività pensate per i bambini
L’obiettivo che ci siamo posti e stiamo raggiungendo, attraverso il bando STEM2020 con l’istituto Nostra Signora di Pescara , è mostrare ai ragazzi che l’IOT ha delle applicazioni pratiche nel mondo reale.
In particolare, durante questa lezione abbiamo mostrato ai ragazzi com’è possibile gestire i dispositivi elettronici della Smart Home grazie al programma Mbloc e al dispositivo Halocode. Ma vediamo di cosa si tratta.
MBlock, è uno ambiente di programmazione in grado di rendere estremamente semplice imparare a programmare con Halocode.
Halocode, invece, è un piccolissimo computer a scheda singola pensato appositamente per la scuola. La scheda dispone di funzioni di riconoscimento vocale, LED programmabili, un sensore di movimento, un sensore touch e molto altro ancora.
Questo dispositivo consente di combinare il mondo della programmazione virtuale con il mondo fisico aiutando ad esercitare la creatività. Permettendo di realizzare progetti creativi, di robotica ed intelligenza artificiale.
Grazie a questi strumenti, i ragazzi hanno controllato, attraverso i sensori, l’Illuminazione di una stanza da letto.
Questo è stato possibile dato che sulla superficie di halocode sono presenti 12 LED che possono essere programmati dal softwer Mblock.
Il primo step è stato creare dei pulsanti virtuali e, successivamente, scrivere il codice di programmazione sul computer.
In base al codice trascritto per ogni pulsante, è stato possibile regolare l’accensione, lo spegnimento, l’intensità e il colore dei LED di Halocode.
Pur trattandosi di esperienze semplificate , queste sono le semplici attività che compiamo ogni giorno pur non comprenderndone il vero funzionamento.
Questa esperienza ha permesso ai ragazzi di poter comprendere attività che si danno per scontate ma che nascondono una complessità a volte sottovalutata.
Grazie all’esperimento, quindi, hanno acquisito nuove abilità che saranno fondamentali in un mondo che si avvia sempre più verso la rivoluzione del digitale.