Nei giorni scorsi Vittorio Colao, l’ex-manager Vodafone alla guida della task force per gestire l’emergenza di questi mesi, ha presentato al Governo il suo Piano: un documento di 121 pagine con 102 idee e iniziative per il rilancio del Sistema Italia nei prossimi anni.

Il documento al suo interno affronta temi sociali, ambientali ed economici, in una strategia corale che dedica un capitolo intero a Scuola, Università e Ricerca.

Scorrendo i numeri riportati all’interno del Piano, apprendiamo che l’Italia si colloca al 26º posto fra i 28 Stati membri dell’UE per quanto riguarda le skill digitali della popolazione, con il sistema formativo tradizionale che presenta lacune significative nell’ambito delle competenze innovative. In particolare, viene citata una statistica: solo il 20% degli insegnanti ha effettuato corsi formativi in materia di alfabetizzazione digitale e il 24% delle scuole manca ancora di corsi di programmazione.

Una delle naturali conseguenze, secondo l’ultimo rapporto PISA (2018), che analizza la preparazione dei  ragazzi di 15 anni di età, l’Italia mostra dei gap significativi rispetto alla media OCSE per quanto riguarda la literacy scientifica, per la capacità di lettura critica avanzata, per la financial literacy (20% risulta analfabeta finanziario rispetto al 14% della OCSE)

Un contesto desolante se si considera che molte aziende italiane sarebbero invece pronte a offrire un lavoro a 469mila lavoratori STEM nei prossimi 5 anni, sebbene il 33% della professionalità tecnica richiesta dalle aziende risulti “non rintracciabile” (NESTA, 2019)

Tra le soluzioni suggerite dal documento c’è il lancio e la promozione di un programma didattico sperimentale per tutti gli istituti di scuola superiore, erogato attraverso una piattaforma digitale.  Un disegno articolato in quattro fasi:

  • Percorsi didattici sperimentali su competenze e skill critiche (capacità digitali, STEM, problem-solving), differenziati per complessità e pensati per un utilizzo combinato di lezioni in aula e su piattaforma digitale
  • Sperimentazione dei percorsi formativi disegnati su una selezione di classi con gli insegnati che hanno aderito al pilota e partecipato alla realizzazione dei corsi
  • Lancio a scala tenendo conto dei diversi bisogni dei destinatari e del contesto, unitamente all’analisi dei fabbisogni formativi degli insegnanti (ad esempio attraverso questionari ad hoc) e dei livelli di competenza degli studenti (analisi multilivello dei dati Invalsi)
  • Monitoraggio e miglioramento continuo dell’offerta didattica sulla base di feedback e risultati nei test standardizzati internazionali (ad esempio PISA)

LE DISCIPLINE STEM RICONOSCIUTE COME STRUMENTO PER COMBATTERE GLI STEREOTIPI DI GENERE

Il Piano Colao prevede anche l’impiego delle materie STEM all’interno di un programma di azioni culturali per combattere gli stereotipi di genere, con lo scopo di eliminare gli ostacoli alla piena e libera espressione femminile sul piano formativo, lavorativo, della carriera, della prevenzione della violenza contro le donne.

Diverse ricerche rilevano che i primi stereotipi di genere relativi alle materie di studio, ruoli famigliari, professionali e sociali emergono nei primi anni di scuola primaria.

Per questo motivo tra le iniziative proposte al Governo, si prevede l’estensione a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado di azioni di promozione dell’avvicinamento delle bambine alle materie STEM.

LE DISCIPLINE STEM PER IL FUTURO DEI GIOVANI

Come descritto nel Piano Colao, l’istruzione italiana presenta delle lacune a livello di innovazione e discipline scientifiche.
Con questa proposta fatta al Governo, l’obiettivo è proprio di introdurle all’interno del programma scolastico per superare una carenza significativa.

Le discipline STEM, come le conoscenze digitali, sono sempre più richieste in ambito lavorativo e gli esperti in materia sono “introvabili”.

Motivo per cui, dal 2018, STEM@it, ente di formazione di Pescara, organizza attività STEM per i ragazzi e formazione per i docenti.

Lo scopo è di far conoscere e diffondere le conoscenze e le capacità necessarie per il futuro dei giovani.

Con la speranza che vengano presto inserite anche in ambito scolastico, STEM@it, grazie ai suoi corsi, continua a spronare e motivare i ragazzi alla scoperta e alla conoscenza delle tecnologie. Innescando il desiderio di alimentare il proprio bagaglio esperienziale attraverso curiosità e logica.

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