Chi dice che le discipline scientifico-tecnologiche non siano per donne?
Sicuramente, la percentuale in Italia lascia un po’ a desiderare, il 31,7% contro il 68,9% di uomini e solo il 5% delle 15enni italiane aspira a intraprendere professioni tecniche o scientifiche.
Nonostante questo, però, il nostro obiettivo è far ricredere le persone su queste statistiche, dimostrando come le donne abbiano dato il loro importante contributo in questo ambito.
Abbiamo alcuni esempi di donne che si sono interessate alle discipline STEM, per cui, con la speranza che siano d’ispirazione alle giovani ragazze, scopriamo chi sono e cosa hanno inventato.
Ada Lovelace, madre del computer
La young lady ottocentesca, nata da un poeta geniale, ella stessa è stata geniale, ma in un campo diverso: la matematica.
Ada Lovelace, considerata la madre dell’odierno computer, aveva tanta passione per le scienze, la logica e la matematica.
A 17 anni, incontrò Charles Babbage, che stava lavorando al difference engine: un marchingegno meccanico molto simile a un orologio in grado di fare calcoli automaticamente. In pratica si inserivano i numeri da una parte, si giravano degli ingranaggi e dall’altra parte si otteneva il risultato, in modo da eseguire in automatico somme e sottrazioni.
Oggi può non sembrare nulla di straordinario, nel 1833 era un’invenzione incredibile.
Ada intuì le straordinarie potenzialità della Macchina Analitica: non una semplice calcolatrice, ma una macchina simbolica che potesse svolgere svariate applicazioni.
Tra i suoi appunti è stato trovato anche un algoritmo per generare i numeri di Bernoulli, considerato il primo algoritmo per essere elaborato da una macchina. Infatti, è stata spesso ricordata e lodata anche come la prima programmatrice di computer al mondo.
Nel 1979 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dato il nome di ADA ad un linguaggio di programmazione agevole ed efficiente.
Grace Murray Hopper, pioniera della programmazione informatica
Definita “regina dell’informatica” e “grande signora del software”, era famosa per l’irriverenza e la capacità di ragionare fuori dagli schemi.
Era uno scienziato informatico americano e un contrammiraglio della Marina degli Stati Uniti. Uno dei primi programmatori del computer Harvard Mark I, è stata una pioniera della programmazione di computer.
Ha portato allo sviluppo del COBOL( COmmon Business-Oriented Language), si tratta di un linguaggio di programmazione sviluppato nel 1959 e pensato per l’elaborazione di dati di natura commerciale.
Viene tuttora utilizzato – a quasi sessant’anni dalla sua invenzione – in ambito finanziario, aziendale e bancario.
I software scritti in COBOL sono alla base del funzionamento dei bancomat.
“La frase più pericolosa in assoluto è: Abbiamo sempre fatto così.“ — Grace Murray Hopper
Margaret Hamilton, informatica ingegnere e imprenditrice
Scienziata avanguardista (ha preso parte alla definizione dei principi fondamentali della programmazione), moglie emancipata (fino alla laurea ha insegnato alle superiori per sostenere il marito nei suoi studi ad Harvard), madre forte (la sua bambina la seguiva in laboratorio fin da piccolissima) e, indubbiamente, è stata ed è una figura iconica nella conquista (tutt’ora in corso) della parità di genere nelle discipline STEM.
Direttrice del Software Engineering Division del MIT Instrumentation Laboratory, Margaret ha sviluppato il software di bordo del programma Apollo 11: un elenco di codici e comandi alti quanto lei che permisero al computer di lavorare correttamente risolvendo un momento critico dello sbarco sulla Luna e garantendo così il successo di una delle missioni più iconiche della storia dell’uomo.
Karen sparck jones
Se abbiamo i motori di ricerca li dobbiamo anche a questa donna. Karen Spärck Jones è una delle figure principali nella storia dello sviluppo dei search engine come li conosciamo oggi.
Nata nello Yorkshire, in Gran Bretagna, si è laureata in Filosofia ed è diventata insegnante prima di dedicarsi alla Computer Science.
nel 1972 ha pubblicato “A statistical interpretation of term specificity and its application in retrieval” che introduce uno dei principali componenti degli algoritmi per ricavare automaticamente un testo da un indice di documenti.
Era solo una teoria statistica, ma nel 1994 è stata usata da Mike Burrows per dare origine ad un motore di ricerca.
“Penso – ha detto – che sia molto importante avvicinare le donne all’informatica. Il mio motto è: l’informatica è troppo importante per essere lasciata agli uomini”. — Karen Sparck Jones
Suor mary kenneth keller, la prima a conseguire un dottorato in informatica
Nativa di Cleveland, Ohio, nel 1932 è entrata nelle Suore della Carità e ha preso i voti nel 1940.
In seguito ha studiato alla DePaul University, dove ha conseguito una laurea in matematica e un’altra in matematica e fisica.
Suor Keller è stata una delle prime donne a conseguire un dottorato in informatica negli Stati Uniti.
Dopo il dottorato, accettò di insegnare al Clarke College di Dubuque, in Iowa, dove fondò il Computer Science Department, di cui fu presidente per 20 anni.
Ha anche ideato un master per le applicazioni dell’informatica all’insegnamento.
“Stiamo sperimentando un esplosione di informazioni – disse una volta – ed è ovvio che le informazioni non sono di alcuna utilità se non sono accessibili”. — Mary Kenneth Keller
Hedy Lamarr, inventò il wireless
È stata attrice e scienziata. Nata a Vienna, nella sua carriera Hedy Lamarr ha lavorato in oltre trenta film ma è stata anche ricercatrice e scienziata.
Infatti, a lei si deve l’invenzione, nella prima metà degli anni ‘30, di un sistema di modulazione per codifica di informazioni da trasmettere su frequenze radio. Ciò avrebbe consentito, quindi, di comandare a distanza siluri e mezzi navali.
La sua invenzione suscitò molto interesse e successo, mettendo le basi non soltanto della crittografia, ma anche della telefonia mobile e dei sistemi informatici wireless.
Rita Levi montalcini, prima donna ad entrare alla Pontificia Accademia delle Scienze
Neurologa e senatrice a vita italiana. Negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF.
Questa scoperta le ha permesso di vincere il premio Nobel per la medicina nel 1986.
Rila Levi Montalcini si è guadagnata anche altri importanti premi e traguardi.
È stata la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze e il 1º agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”.
Inoltre, è stata socia-fondatrice della Fondazione Idis-Città della Scienza.
Grazie sia alla sua persona che alla sua passione, il mondo della scienza ha fatto tanti passi in avanti.
“Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi.” — Rita Levi montalcini
Adele goldberg, regina del software
Nata nell’Ohio, laureata in matematica per poi conseguire un master in informatica.
È una delle persone più conosciute e rispettate nell’industria del software.
Ha lavorato per molti anni per il Centro di ricerca Xerox di Palo Alto ed ha ricevuto numerosi premi per il contributo dato all’informatica.
L’informatica statunitense che ha partecipato allo sviluppo del linguaggio di programmazione Smalltalk-80.
“Non chiederti se puoi fare qualcosa, ma come farla”. — Adele Goldberg