Tra i più famosi c’è sicuramente Mark Zuckerberg, che poco più che ventenne fondò Facebook, il social network più noto al mondo.
Ma quando si immagina un giovane CEO di una grande azienda difficilmente si pensa a un bambino. Eppure accade. Esempio vivente è Samaira Mehta, che a soli 10 anni è il CEO più giovane al mondo. La ragazzina di origini indiane è la ‘mamma’ di CoderBunnyz un innovativo gioco da tavolo che insegna a programmare.
Samaira Mehta è il CEO più giovane al mondo
Appassionata dei tradizionali giochi da tavolo ma anche di programmazione, Samaira ha unito le sue due grandi passioni e creato qualcosa di unico.
“Se posso portare un gioco da tavolo sullo schermo di un computer, perché non portare il codice del computer in un gioco da tavolo?” era la domanda che le rimbalzava in testa.
Così è nato CoderBunnyz, un prodotto ludico per tutta la famiglia che permette di imparare le discipline di Science, Technology, Engineering e Math attraverso il gioco, divertendosi e in compagnia di amici e/o familiari.
CoderBunnyz: divertirsi con le discipline STEM
L’intuizione del CEO più giovane del mondo è straordinaria: il suo gioco da tavolo è un perfetto corso STEM in versione ricreativa. Insomma, un passatempo istruttivo che permette di acquisire le conoscenze base di materie, come le nuove tecnologie e l’informatica, in modo leggero ma altamente istruttivo.
CoderBunnyz, in particolare, diventa uno stimolo importante nei bambini affinché scoprano e utilizzino quelle competenze che potranno ritornare utili anche in futuro.
La giovane Samaira ha detto “no” a un gigante come Google pur di realizzare il suo sogno.
Ha intrapreso una vera e propria missione: diffondere l’utilizzo del suo gioco, insegnando a giovani e adulti come trarne i maggiori benefici. La giovanissima mente della Silicon Valley ha tenuto decine di workshop sull’argomento, incontrando più di 2.000 bambini.
Il CEO più giovane la mondo: un successo mondiale
Nato negli Stati Uniti, il gioco da tavolo che insegna a scrivere codici di programmazione è stato lanciato anche all’estero ed è ora disponibile anche in India, il suo Paese d’origine.
Diversamente, i corsi e tutte le altre iniziative formative – come gli angoli STEM – organizzate sono per ora confinate negli USA. Ma Samaira non ha intenzione di limitare la sua opera di divulgazione.
“Il mio prossimo obiettivo è rendere gli angoli STEM disponibili a livello internazionale” ha detto in una recente intervista.
Un traguardo ambizioso, quello della ragazzina indiana, che dimostra non solo inventiva e creatività ma anche lungimiranza.
L’importanza dei corsi STEM
Lei, come molti esperti sottolineano da anni, ha capito quanto sia importante per i giovani studenti seguire dei corsi STEM.
Eventi, anche in Italia, che permettono di confrontarsi con materie come matematica o ingegneria, non con formule e teoremi ma nella concreta applicazione nella vita reale.
Andare a lezione di STEM significa sviluppare il pensiero critico, la creatività, la collaborazione e l’alfabetizzazione mediatica. Tutte abilità del 21esimo secolo che conferiscono le competenze per il lavoro del futuro.
Il processo di apprendimento diventa un momento di condivisione con gli altri partecipanti, con i quali si lavora per realizzare, sperimentare e migliorare i progetti. Ciò significa prepararsi anche ad un eventuale fallimento, che è una parte importante e preziosa del processo di progettazione: solo cadendo si impara a rialzarsi.
E chissà che tra i tanti ragazzi che partecipano ai corsi STEM non ci sia quello che batta il record di Samaira, divenendo il prossimo CEO più giovane del mondo.